Il turismo italiano si conferma uno dei pilastri dell’economia nazionale, non solo in termini di attrattività e flussi, ma anche per la sua centralità nel mercato del lavoro. Lo evidenziano i dati riferiti al 2024, che mostrano come il settore abbia generato il 13% dell’occupazione complessiva nel Paese, coinvolgendo direttamente o indirettamente oltre 3 milioni di lavoratori, secondo stime ENIT e WTTC.
Un contributo in continua crescita, che potrebbe raggiungere il 15,8% dell’occupazione entro il 2034, trainato anche da eventi globali di grande portata come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, ma soprattutto da una strategia politica che ha rimesso il turismo al centro.
La Ministra del Turismo Daniela Santanchè ha sottolineato come i risultati siano il frutto di scelte mirate del Governo Meloni, che ha promosso riforme strutturali e incentivato gli investimenti nel comparto. Tra i provvedimenti più significativi: la riforma delle guide turistiche, la detassazione delle mance e del lavoro notturno e straordinario, nonché bandi di alta formazione e riqualificazione professionale, volti a costruire una filiera più qualificata e competitiva.
Un’industria sempre più dinamica che, secondo Unioncamere, nel prossimo quinquennio potrebbe generare tra 551.000 e 683.000 nuovi occupati, pari a circa il 18% del fabbisogno totale di lavoratori in Italia. Il tutto mentre, rispetto ai 350.000 addetti mancanti registrati nel 2022, il gap è già sceso a circa 260.000.
Nel 2024, dati ISTAT alla mano, si è registrato un aumento del 2% degli occupati nel turismo rispetto al 2023, con quasi 2 milioni di persone impiegate direttamente in attività legate a ospitalità, accoglienza e trasporti. Le presenze turistiche hanno superato quota 458 milioni, un nuovo record, mentre il volume d’affari nei servizi collegati si è attestato tra i più performanti in assoluto.
Dietro a questa crescita vi è anche il supporto garantito dagli stanziamenti del PNRR e dalle risorse gestite dal Ministero del Turismo, ma soprattutto il contributo di operatori e famiglie che, ogni giorno, animano il settore con professionalità e passione, rendendo il turismo italiano un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale.
Pur con lo spettro di possibili instabilità internazionali o di un rallentamento della domanda interna, l’orientamento resta positivo: il 2025 si è aperto con nuovi segnali di espansione, consolidando un trend di crescita che ormai caratterizza il comparto da oltre due anni.
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