È stata pubblicata oggi la graduatoria provvisoria relativa al contributo di solidarietà, conosciuto anche come reddito di povertà, la misura da 30 milioni di euro promossa dal governo Schifani gestita dall’Irfis. Il contributo, una tantum, è destinato alle famiglie siciliane che si trovano in condizioni di disagio economico e sociale. Le domande sono state raccolte attraverso una piattaforma online, attiva dal 25 febbraio al 15 aprile.
L’istituto finanziario ha completato l’istruttoria e pubblicato l’elenco degli ammessi al beneficio: sono 6.893 le istanze finanziabili, con contributi fino a un massimo di 5 mila euro, assegnati in base a parametri economici e sociali. Particolare attenzione è stata riservata ai nuclei familiari con minori, alle famiglie monogenitoriali e a quelle con persone in situazione di disagio.
“Come accaduto per altri interventi rivolti al mondo delle imprese – evidenzia il presidente della Regione, Renato Schifani – anche in questa occasione Irfis ha dimostrato di essere uno strumento efficace e puntuale al servizio della Sicilia. La tempestività con cui è stata elaborata la graduatoria dimostra la nostra determinazione nel sostenere concretamente le famiglie in difficoltà. È nostro dovere garantire che nessuno resti indietro, specialmente in un periodo tanto complesso per molte realtà sociali del nostro territorio”.
Il governo regionale si attiverà per individuare altre risorse che possano consentire di finanziare tutte le ulteriori 1.418 domande che, pur avendo ottenuto il punteggio minimo utile (25 punti), sono rimaste escluse per esaurimento dei fondi. Per farlo, sarà necessario reperire circa 1,5 milioni di euro aggiuntivi, rispetto ai 30 milioni già stanziati.
“Anche questa volta – sottolinea la presidente dell’Irfis, Iolanda Riolo – abbiamo analizzato le domande e predisposto la graduatoria in tempi strettissimi. Siamo consapevoli di quanto sia importante questo aiuto per le famiglie in difficoltà e per questo abbiamo lavorato al meglio delle nostre possibilità”. La graduatoria provvisoria è disponibile sul sito dell’Irfis a questo indirizzo.
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