Alluvione. Oltre 2600 imprese colpite. La Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara ha erogato 5,8 milioni ei euro di contributi


La sede della Camera di commercio di Ravenna

Guberti: “Evase tutte le domande in linea con i requisiti richiesti”

Il presidente Guberti: “Abbiamo assicurato le risorse necessarie a chi non ha mollato di fronte ai disastri delle alluvioni”

La Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna ha erogato 5,887 milioni di euro per dare sostegno alla continuità e alla ripartenza delle imprese colpite dagli eventi alluvionali. Sono state evase tutte le 2.678 domande in linea con i requisiti previsti. Lo segnala Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di FerraraRavenna all’indomani della decisione della giunta camerale di finanziare tutte le domande presentate e in possesso dei requisiti previsti dal Bando emanato nel 2024, che fa seguito al precedente intervento del luglio 2023. “Abbiamo assicurato le risorse necessarie a chi, e penso soprattutto ai giovani, non ha mollato di fronte ai disastri delle alluvioni ma anzi, si è rinnovato, ha introdotto tecnologie nuove, ha investito per sostenere la propria presenza sul mercato. Grazie alle imprese, che hanno accolto il nostro invito ad investire, alle associazioni di categoria, nostre compagne di viaggio”, commenta.

Gli altri aiuti alle imprese da parte della Camera di Commercio

Sono 1.142 le imprese finanziate dalla Cciaa nel solo 2024, con uno stanziamento complessivo di 3,426 milioni di euro, che si aggiungono alle 1.536 imprese sostenute nel 2023 con l’utilizzo di 2,461 milioni. Tra le spese ammesse dal bando 2024, attuato per gran parte con risorse rese disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, quelle per la prosecuzione delle opere di ripristino e di ammodernamento delle unità coinvolte, il riavvio delle attività e l’adozione di programmi di crescita e sviluppo delle attività di impresa, di consolidamento e di accrescimento competitivo.

Obiettivo prioritario della Cciaa è velocizzare i tempi di erogazione del contributo: la misura, infatti, è stata a fase unica con un’istruttoria che si è conclusa con l’adozione di un unico provvedimento di concessione e di liquidazione dell’inventivo (Dire). 



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