“Stagione di crescita e sviluppo”


Dal 2020 al 31 marzo 2025, l’Irfis ha gestito circa un miliardo di euro di fondi pubblici: 916 milioni destinati alle imprese (oltre 27 mila beneficiarie), 119 milioni a famiglie e persone fisiche (oltre 45 mila soggetti raggiunti). Le risorse provengono per il 63% da fondi extraregionali, per il 29% dal Fondo Sicilia e per l’8% da fondi regionali diretti. E’ quanto emerso dal convegno dell’Anfir (l’Associazione nazionale delle finanziarie regionali), organizzato a Palazzo dei Normanni, davanti alle principali autorità regionali, ai vertici dell’Irfis, durante il quale il governatore Renato Schifani ha sciorinato i dati Svimez sull’economia in Sicilia. L’Isola ha il primato nazionale di crescita del Pil (+2,2% nel 2023, +1% nel 2024) e prospettive positive anche per il 2025, con una previsione di crescita del +0,6%. Non solo. “Nel 2024 la Sicilia ha registrato un traguardo pari a mezzo miliardo di entrate fiscali in più rispetto al previsto: questo ci ha consentito di realizzare manovre espansive che hanno riguardato anche l’occupazione”.

Dal Pil, occupazione e innovazione: la rinascita economica della Sicilia nel Report Svimez

“Stiamo vivendo una stagione di crescita e sviluppo – ha detto il presidente Schifani – che pone la Sicilia ai vertici delle regioni italiane. La significativa ripresa economica si riconnette a precise azioni del governo che mi onoro di guidare: quella del risanamento finanziario, con la riduzione, sino all’ormai imminente azzeramento, del disavanzo e la drastica contrazione dell’indebitamento, l’impegno mantenuto di approvare regolarmente i bilanci che ci ha consentito di mettere a disposizione del sistema economico regionale significative risorse finanziarie”.

C’è anche il bicchiere mezzo vuoto. Sul tema di risorse da investire nel territorio, infati, Schifani ha denunciato un caso che sta seguendo da vicino: “Purtroppo ci sono 50 milioni che abbiamo stanziato, bloccati da una certa burocrazia che non è all’altezza di assumersi la responsabilità e di decidere come utilizzarli. Sto intervenendo personalmente su questo “semi-scandalo” e faremo di tutto per sbloccare la situazione”. 

Mentre in risposta ai suggerimenti degli economisti della Svimez, secondo cui aumentano i giovani che emigrano, il presidente ha aggiunto: “Il rapporto parla dell’esigenza di intervenire ancora di più sui giovani e su questo punto stiamo prevedendo, sempre attraverso Irfis, di allocare delle risorse sull’imprenditoria giovanile e, in particolar modo, all’interno di questo plafond, sull’imprenditoria femminile. Così come interverremo sulle grandi imprese perché su quelle piccole e medie abbiamo investito già tanto”.

L’Irfis svolge un ruolo di braccio operativo della Regione Siciliana per la realizzazione delle sue politiche economiche e sociali. “Irfis è oggi la leva tecnica della Regione, lo strumento attraverso cui si concretizzano le linee strategiche tracciate dal governo regionale: supportare lo sviluppo delle imprese, promuovere l’inclusione sociale, rafforzare la competitività del sistema Sicilia”, ha spiegato la presidente Iolanda Riolo. “Le incertezze relative alla situazione nazionale e internazionale hanno fatto tornare d’attualità il tema del sostegno pubblico all’economia. Da questo punto di vista le Finanziarie regionali svolgono un ruolo fondamentale: da un lato veicolano le risorse dei fondi strutturali europei relativi alla programmazione 2021-2027 e dalle regioni di riferimento li fanno affluire al tessuto produttivo territoriale periferico e, dall’altra, offrono strumenti finanziari a sostegno delle start up, delle imprese innovative e, più in generale, di tutto il mondo delle piccole e medie imprese. E ancora le Finanziarie regionali affiancano le imprese insieme al sistema bancario oppure ne rappresentano l’alternativa”, ha aggiunto Michele Vietti, presidente di Anfir ed ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura.

Contributi a fondo perduto contro il caro mutui, c’è la graduatoria Irfis: sostegno a oltre 4.800 aziende

In Sicilia, sono quattro le misure già operative gestite dall’Irfis: Ripresa Sicilia (180 milioni) per investimenti delle pmi, con 202 domande ricevute e oltre 130 progetti già in corso; Fare Impresa in Sicilia (53 milioni) per l’avvio di nuove imprese, con oltre 1.000 domande e 450 progetti in finanziamento; Caro mutui prima casa (50 milioni), completamente utilizzata da 30.000 famiglie;  Contributo di solidarietà (30 milioni), che ha fatto registrare 86.000 richieste da famiglie con Isee sotto i 5.000 euro.

Nel secondo semestre 2025 saranno attivate nuove azioni fortemente volute dal governo della Regione e affidate a Irfis per la gestione: Turismo, 135 milioni per l’ammodernamento delle strutture ricettive; Basket Bond Sicilia, 19 milioni per sostenere la patrimonializzazione delle Pmi; Credito al consumo, 15 milioni annui per il biennio 2025-2026 a favore delle famiglie meno abbienti con la piattaforma ai nastri di partenza il prossimo 15 maggio. Irfis ha chiuso il 2024 con un utile netto e un fatturato in crescita (rispettivamente 3,7 milioni e 23,5 milioni), e potenzierà la sua struttura portando l’organico a 73 unità entro la fine dell’anno, con una presenza femminile vicina al 40%.



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