Ricerca collaborativa, innovazione e digitalizzazione sono le parole chiave per lo sviluppo del sistema produttivo siciliano.
Sono circa 1 miliardo e 400 milioni i fondi che la Regione Siciliana ha messo a disposizione per le imprese siciliane, per camminare al passo del mondo produttivo.
Da questi concetti è partito il discorso dell’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, che oggi ha tenuto l’incontro a Palermo con le associazioni di categoria.
“Mi è sembrato corretto un confronto per stabilire una programmazione, un confronto importante che ci permetterà di affinare i bandi e di potere avere grande appeal sul territorio, per toccare tutte le esigenze del mondo produttivo siciliano“.
La Sicilia cresce, il Pil cresce, i dati Svimez e di Unioncamere ci danno ragione. Una crescita che ha bisogno di essere supportata, perché solo attraverso questa si genera occupazione, Pil e ricchezza.
Nel dettaglio si tratta di una trance di sei linee di intervento da 262.999.368 euro, rispetto ad un miliardo e 400 milioni di euro complessivi di spesa.
I sei bandi mettono a disposizione 120.000.000 euro per la ricerca collaborativa e trasferimento tecnologico, 19.096.942 euro per l’innovazione delle imprese, 16.041.432 euro per la digitalizzazione delle imprese, 9.548.472 euro per gli spazi per l’innovazione, 25.193.456 euro per la qualificazione del capitale umano e 73.119.066 euro per la riqualificazione energetica delle imprese.
“Abbiamo immaginato di mettere delle risorse attraverso sia il Fers che attraverso gli Fsc per la realizzazione di nuove aree industriali e nuove aree artigianali. Abbiamo cercato, infatti, di dare un segnale a tutta la Sicilia e a tutte le province in maniera omogenea e uniforme, senza investire strategicamente su determinate aree, ma su tutta l’Isola“.
L’obiettivo è quindi di creare un’ ecosistema favorevole alle imprese, dove innovazione, capitale umano e ricerca non siano parole vuote ma pilastri reali dello sviluppo.
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