20 miliardi di euro alle imprese venete


Si è svolta a Padova la presentazione del nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane sottoscritto lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.

Una collaborazione strategica per sostenere concretamente le imprese grazie alla quale la banca mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 20 miliardi alle aziende del Veneto, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla banca per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Confindustria e la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, promuovono un processo di condivisione dell’accordo su tutti i territori, favorendo il più ampio e fattivo coinvolgimento delle Pmi associate. Nella sede padovana di Confindustria Veneto Est Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo, Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo, e Gianmarco Russo, direttore generale di Confindustria Veneto Est, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati sulle strategie di sviluppo e competitività del Veneto orientale e dell’intero territorio regionale.

Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali. Il protocollo presentato consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito ad evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy nel mondo.

Le novità riguardano: gli investimenti su filiere strategiche e nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale, con particolare attenzione ad Aerospazio, Energia/Idrogeno, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita; l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico e dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili; l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati; il rafforzamento della governance e della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, con soluzioni innovative per la diversificazione delle fonti finanziarie e il ribilanciamento dei livelli di debito e il piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.

Afferma Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo: «Le imprese del territorio continuano ad investire per poter rimane sul mercato e competere e il nostro ruolo è supportarle in questa direzione. Grazie al rinnovato accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che prevede 200 miliardi di euro a livello nazionale, mettiamo a disposizione delle imprese venete 20 miliardi di euro per investimenti nella crescita, nella transizione sostenibile e nell’innovazione». Aggiunge Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia di Intesa Sanpaolo: «Come banca di riferimento per la crescita economica del territorio, abbiamo sviluppato un’ampia gamma di strumenti per supportare le aziende nel processo di crescita e di trasformazione, aprendo nuove rotte internazionali. Soprattutto in questo contesto di incertezza, gli investimenti in innovazione e il posizionamento su nuovi mercati restano fondamentali per mantenere la competitività e noi confermiamo il nostro supporto finanziario: nel 2024 nel Nordest abbiamo erogato 4 miliardi di euro a famiglie e imprese».

Dichiara Paola Carron, presidente Confindustria Veneto Est: «La sfida più grande che abbiamo davanti è quella della competitività, che impegna le nostre imprese a uno sforzo straordinario. Serve recuperare fiducia per puntare al rilancio degli investimenti. Per questo è cruciale mettere più risorse su misure semplici, come Industria 4.0, ridurre il prezzo dell’energia e l’attuazione puntuale del Pnrr. Con questo accordo, in particolare, vogliamo rafforzare gli strumenti a disposizione delle imprese del Veneto orientale in una fase decisiva, mettendo al centro investimenti, credito e innovazione. Il nostro impegno congiunto punta a valorizzare le potenzialità del territorio, rafforzare le filiere strategiche ad alto valore aggiunto e la struttura finanziaria delle imprese. Insieme a Intesa Sanpaolo e a tutti gli attori economici, vogliamo creare le condizioni per un rilancio strutturale, agganciando l’intero Veneto alle grandi trasformazioni economiche in atto. Un Veneto sempre più forte e attrattivo significa un’Italia più competitiva in Europa e nel mondo». In chiusura della conferenza stampa, la presidente di Confindustria Veneto Est, Paola Carron, le direttrici regionali Cristina Balbo e Francesca Nieddu hanno firmato il nuovo accordo territoriale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Veneto Est.



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