AGI – Una linea di credito da 55 milioni di euro destinata alle piccole e medie imprese (PMI) tunisine, finanziata dalla Cooperazione italiana, è stata il tema centrale di un incontro informativo a Biserta, con la partecipazione dell’AICS (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo). L’incontro ha rappresentato una nuova fase nella promozione di questo strumento finanziario, operativo dalla fine del 2024 per sostenere lo sviluppo della rete imprenditoriale locale tunisina attraverso condizioni preferenziali, come sottolineato dalla sede AICS di Tunisi in un comunicato stampa. L’iniziativa ha rappresentato un’occasione di confronto con gli operatori economici della regione nord-orientale del Paese nordafricano, con l’obiettivo di rafforzare le sinergie locali in un’ottica di sviluppo sostenibile. Dal 1988 la Cooperazione Italiana ha finanziato dieci linee di credito a favore di imprese tunisine, per un importo complessivo di circa 400 milioni di euro. Grazie a queste misure è stato possibile finanziare circa 1.000 operazioni e creare circa 16.000 posti di lavoro.
La linea da 55 milioni di euro sostiene lo sviluppo delle PMI attraverso la cessione di crediti agevolati per l’acquisto di attrezzature e macchinari di origine italiana. Tuttavia, fino al 35% dell’importo totale potrà essere utilizzato per l’acquisto di attrezzature e impianti di origine tunisina. Questo sostegno conferma, nello spirito del Piano Mattei, l’impegno dell’Italia nel rafforzare l’imprenditoria tunisina. La linea di credito è suddivisa in due fondi: il Fondo di investimento (50 milioni di euro) e il Fondo di ristrutturazione finanziaria (5 milioni di euro). Il primo è destinato a finanziare nuovi mezzi di produzione e servizi associati. Il secondo è rivolto alle PMI tunisine in difficoltà finanziarie e sostiene operazioni di ristrutturazione del debito, finanziamento del capitale circolante e prestiti partecipativi.
I prestiti per investimenti a medio e lungo termine sono rivolti sia alle aziende già esistenti sia a quelle di nuova costituzione, mentre i prestiti per la ristrutturazione sono riservati alle aziende già operative. Sono previsti massimali e minimi specifici per gli importi dei finanziamenti, nonché esclusioni per determinate categorie di spesa (ad esempio capitale sociale, imposte o beni di seconda mano). Le imprese beneficiarie devono essere PMI di diritto tunisino, che rispettino le norme ambientali, fiscali e sociali. Sono ammissibili i seguenti settori: industria (esclusi gli armamenti), agricoltura, pesca, silvicoltura e alcuni servizi (esclusi i servizi finanziari e il turismo tradizionale). I prestiti vengono concessi in euro o in dinari tunisini, a tassi di interesse preferenziali. A seconda del tipo di credito sono previsti diversi periodi di rimborso e di grazia. Durante la sessione è stato inoltre presentato il meccanismo di sovvenzione del programma Adapt, che consente di erogare contributi fino al 14% dell’importo del credito per sostenere la transizione ecologica in settori chiave quali agricoltura, pesca e acquacoltura.
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